Reati denunciati, Rimini è seconda in Italia dietro Milano e davanti a Bologna. Verrebbe da dire: sai che novità! In realtà, qualcosa di nuovo c’è, perché per la prima volta chi ha redatto la classifica sottolinea che “è evidente come per Milano e Rimini il dato rapportato alla popolazione sia solo indicativo, in quanto si tratta di realtà che attraggo giornalmente, per motivi diversi, flussi di popolazione non residente”. Insomma, almeno per questa volta, qualcuno si è preoccupato di dire che le cose potrebbero non stare proprio così. Stando ai dati (aggiornati al 2016) del ministero degli Interni elaborati dal Censis e contenuti nel primo Rapporto sulla filiera della sicurezza in Italia è quella di Milano la provincia con più reati denunciati: 7.4 ogni 100 abitanti. Alle sue spalle Rimini con 7.2 e Bologna con 6.6. Nella top ten compaiono anche Torino e Prato con sei denunce per 100 abitanti, Firenze con 5.6, Genova e Roma con 5.3. Se, però, si passa ad analizzare i dati in valore assoluto e in percentuale, emerge che nel 2016 “in dieci province italiane, dove vive il 32.4% dell’intera popolazione, sono stati denunciati 1.057.467 reati, vale a dire il 42.5% del totale”. Anche in questo caso è Milano a comandare la classifica delle province, con 237.365 reati, pari al 9.5% del totale. Alle sue spalle non c’è più Rimini, ma Roma con 228.856 (9.2%). Più distanti Torino (136.384 pari al 5.5%) e Napoli (136.043 sempre con il 5.5%). In queste quattro aree metropolitane, dove vive il 21.4% della popolazione italiana, si denuncia il 30% dei reati commessi ogni anno in Italia. In questa classifica Bologna scende al quinto posto con 67.022 reati denunciati, vale a dire il 2.7%, ed è l’unica città emiliano romagnola presente nella top ten. Globalmente, tira le somme il Censis, i dati sulle denunce <+cors>“riflettono una forte concentrazione della criminalità nei centri urbani più abitati, dove si hanno flussi consistenti di individui: oltre ai residenti, pendolari, studenti, turisti, migranti”. Nel Rapporto si segnala anche che “a fronte di una media in Italia di 4.1 reati denunciati ogni cento abitanti, 28 province o aree metropolitane si collocano al di sopra della media, e le rimanenti 78 sono al di sotto, in una situazione in cui diminuisce il rischio di subire un crimine”.
Una conferma indiretta arriva anche dai numeri sugli omicidi che “in quanto reati particolarmente efferati e manifesti, non risentono della quota di non denuncia che possono registrare altri reati: nel 2016 in ben 18 province non è avvenuto neppure un omicidio”. Nel complesso, dai dati Istat elaborati dal Censis emerge che oltre 19 milioni di italiani percepiscono “il rischio di criminalità nella zona in cui vivono, con picchi nel Centro del Paese, dove questa percentuale è del 35.9% del totale, e nel Nord-Ovest, dove si tocca il 33%”.
Francesco Barone