L’hanno ripulita dalle erbacce. Transennata per non trasformarla in un parcheggio a cielo aperto. E poi sono entrati facendo attenzione a come muoversi. E da lì sono partiti per darle un po’ di contegno. Con tanto di fotografie del passato a fare sfoggio sulle pareti. Perché quel luogo che in questi ultimi mesi è stato indicato come la capitale del degrado riminese, ora tornerà a vivere. O almeno, una parte di esso. Si chiama Riutilizzasi – Colonia Bolognese ed è il primo esempio di rigenerazione urbana da parte della società civile di un bene storico e in stato di abbandono. Concessa dalla Curatela Fallimentare CMV all’associazione Il Palloncino Rosso per svolgere attività e iniziative finalizzate a prevenire fenomeni di degrado e microcriminalità, favorendo la partecipazione della cittadinanza, una porzione della Colonia Bolognese di Miramare riapre i battenti. Dal 24 giugno fino al 21 settembre, infatti, ospiterà una serie di appuntamenti: dal cinema all’aperto, concerti, teatro, ma anche tanto sport.
“Come sapete – esordisce l’avvocato Luca Zamagni, presidente dell’associazione – la Colonia è sotto curatela fallimentare. Quando ne abbiamo chiesto la disponibilità ci siamo resi conto che ci stavamo imbarcando in un progetto davvero folle. Ringrazio Ettore Trippitelli e Fabrizio Tentoni (i due curatori fallimentari CMV, ndr) per la disponibilità, la sensibilità e la collaborazione che ci hanno concesso. Ad un mese dall’accordo per la concessione temporanea di una parte dell’immobile, possiamo affermare che questa avventura si sta sviluppando e ha creato attorno a sè una rete di soggetti del territorio che agiscono per riportare i riminesi in un angolo della città che era degradato, per dare ai cittadini la possibilità di tornare a rivivere la quotidianità di questo luogo. Il nostro è un invito alla riappropriazione non solo di uno spazio dimesso, ma anche soprattutto della coscienza civica e del senso di comunità. Non vogliamo attirare le grandi masse, ma vogliamo dare la possibilità a tutti di vivere questo luogo storico. Per questo ringrazio chi in questi giorni ci sta dando una mano: Rimini Terme, Ristobar Oasi del Mare, l’Aeronautica Militare 15° Stormo, la Pro Loco di Miramare e tanti altri operatori del luogo”.
La convenzione sarà fino al 21 settembre, con un’opzione anche per l’estate 2019.
“Quando l’associazione ci ha fatto questa proposta ho subito pensato al fatto che è davvero inusuale. – sottolinea Ettore Trippitelli, uno dei due curatori fallimentari insieme a Fabrizio Tentoni – <+cors>Non voglio dire una sciocchezza, ma se non siamo i primi in Italia a fare una cosa del genere, siamo tra i primissimi. Di solito si dà alla società civile un bene sottratto alla criminalità organizzata, non un bene sotto curatela”.
A “benedire” l’operazione è il sindaco, Andrea Gnassi.
“Quando anni fa abbiamo iniziato una riconversione del modello di sviluppo della città abbiamo tracciato una rotta ben precisa, sapendo dove volevamo andare e quale sarebbe stato il nostro obiettivo. Siamo intervenuti su determinati luoghi identitari e abbiamo iniziato a lavorarci, allo stesso tempo abbiamo dato il via a quelle che io definisco attività di frattempo. Penso per esempio al Teatro Galli: nel… frattempo che era ancora un
cantiere è stato utilizzato per diverse attività; così come il vecchio ospedalino o l’ex Macello. E sarà così anche per la Bolognese grazie al Palloncino Rosso”.
Francesco Barone