Ripascimento, ovvero quel fenomeno per il quale lungo le coste o le sponde di laghi e fiumi grandi quantità di sabbia vengono riportate, cioè si accumulano e si concentrano in punti specifici. Un fenomeno che può nascere da cause diverse: a livello naturale, può crearsi per lo scorrere dell’acqua nei fiumi o per l’azione delle correnti marine lungo le coste, mentre a livello “artificiale” sta ad indicare quell’insieme di attività dell’uomo finalizzate a contrastare l’erosione delle spiagge, attraverso interventi di prelievo di sabbia e di ridistribuzione della stessa laddove necessario. Proprio in questa accezione il ripascimento ha assunto una grande importanza nel nostro territorio, con interventi che si rendono fondamentali per garantire il proseguimento delle attività attrattive e turistiche lungo le fasce costiere della riviera romagnola. Qual è la situazione generale ? Quali gli interventi adottati di recente e quali gli obiettivi?
Il ruolo della Regione
Proprio poche settimane fa la Regione ha organizzato un incontro a Rimini alla presenza degli assessori regionali Paola Gazzolo (Sicurezza territoriale) e Andrea Corsini (Turismo), per fare il punto sugli interventi svolti e le opere imminenti. Un incontro che ha guardato al futuro: cantieri di ripascimento e manutenzione per oltre 1 milione di euro, oltre alla nascita di un nuovo tavolo istituzionale per condividere la strategia di gestione integrata costiera per la difesa e lo sviluppo del litorale riminese, sono stati infatti i temi centrali. Tra i finanziamenti, da segnalare i 550mila euro per la manutenzione ordinaria delle barriere sommerse a Riccione sud e Misano sud, oltre al ripascimento dei tratti riminesi che soffrono maggiormente l’erosione. La progettazione di queste opere è già stata avviata dall’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile, che prevede di appaltarle subito e avviare i lavori alla fine della stagione balneare. Ma non è tutto. Altri 320mila euro sono destinati alla manutenzione straordinaria delle scogliere nel litorale sud, da Cattolica a Riccione. Per la progettazione, ci si avvarrà delle indicazioni degli studi in corso da parte delle Università di Ancona e Bologna. Inoltre, sempre a fine maggio, sono terminate le attività di ripascimento avviate a ottobre (200mila euro): attività che hanno arricchito le spiagge di Bellaria, Rimini, Riccione, Misano e Cattolica di 27mila metri cubi di sabbia, che si sono aggiunti ad altri 13mila movimentati in collaborazione con il Comune di Rimini ed Hera, nell’ambito della realizzazione delle vasche di laminazione del fiume Ausa.
Gli interventi a Riccione
Dal Comune di Riccione giungono ulteriori dettagli e informazioni sulle attività di ripascimento più recenti. Nel 2018 è stato realizzato un corposo ripascimento sul tratto di spiaggia a nord del porto canale tramite l’utilizzo del sabbiodotto, per ricostruire il profilo di costa dallo stabilimento 93 proseguendo in direzione nord. Sono stati refluiti circa 10mila mc di sabbia dall’imboccatura del porto canale. Dopo l’intervento, finita la pausa delle festività pasquali, sono ripresi importanti lavori di ripascimento: nella zona a nord del porto, infatti, è stato avviato l’intervento di recupero del consistente banco di sabbia presente di fronte al pontile del Club Nautico. Inoltre, nel 2018 è proseguita la sperimentazione delle barriere sommerse permeabili per il ripopolamento ittico e la difesa della costa. Nei mesi scorsi si è proceduto anche al riposizionamento dei manufatti Reef Ball per verificare il loro comportamento: l’Amministrazione comunale sta portando avanti questa sperimentazione unica in Italia insieme a Regione, Capitaneria di Porto, Arpae, Daphne Cesenatico, Università di Napoli, Università di Bologna dipartimento di Ingegneria di Ravenna e Blennius Riccione.
Simone Santini