Questa è la terza settimana di fila che parliamo di attività estive giovanili. Se negli ultimi due numeri abbiamo parlato di centri estivi e lavoro stagionale, questa volta vogliamo affrontare il discorso del volontariato giovanile. Perché tra chi va al centro estivo e chi si è rimboccato le maniche in diversi lavoretti c’è chi può impiegare il proprio tempo per aiutare gli altri e fare una bella esperienza di crescita personale. I settori di attività sono i più vari, le modalità altrettanto svariate. Vediamo cosa mettono in campo le realtà del nostro territorio.
Partiamo da Rimini e da Volontarimini, l’associazione delle associazioni che raccoglie sul sito volontarimini.it la maggior parte delle attività di volontariato del territorio. Da qui il mondo del “lavoro d’aiuto” sembra molto semplice. Basta, infatti, collegarsi al sito internet, compilare un modulo per aspiranti volontari (nel quale si devono indicare quale occupazione si vorrebbe svolgere e i destinatari dell’azione) per avere un’idea più chiara rispetto alle realtà che fanno al proprio caso.
“Centri di Gravità permanenti” per esempio, articola le sue attività – strettamente legate alla marginalità – da punti di vista differenti. Da una parte infatti c’è il Centro d’incontro, il progetto pilota basato sull’esperienza dei Meeting Center olandesi e che vede i volontari alla presa con psicologi ed educatori per prepararsi all’assistenza a persone con problemi di memoria lievi e moderati. Dall’altra i “Giochi in madrelingua”, per avvicinare al volontariato ragazzi con difficoltà linguistiche.
Ci sono le richieste di Marinando che cerca persone da coinvolgere in uscite in mare rivolte a ragazzi con disabilità o disagio sociale; Mani tese che cerca giovani dai 18 ai 35 anni per attività nell’ambito dell’economia circolare e delle migrazioni; Admo Rimini Onlus “Roberto Fontemaggi” che punta all’attività informativa e di sensibilizzazione e avrebbe bisogno di figure sanitarie per prelievi salivari. Sul sito di Volontarimini ci sono anche richieste di braccia per attività estemporanee: com’è stato il caso dell’attività Mare pulito, quando per il 9 giugno sono stati chiamati a raccolta volontari per la pulizia di fondali e spiagge. Ce ne sono tantissimi di “alert” vi consigliamo di visitare il sito, sono richieste diverse competenze con diversi livelli d’impegno.
Moltissime le richieste che arrivano da Riccione. Quest’anno anche l’assessorato alle Politiche giovanili del Comune ha inviato una comunicazione ufficiale a tutte le testate locali per informare i giovani di tutte le forze messe in campo dalla Perla Verde.
Chi ama gli animali marini, può pensare di “prestare servizio” presso il Centro Adria dove opera la Fondazione Cetacea che svolge attività di accoglienza dei visitatori o di pulizia delle vasche delle tartarughe. Altre possibilità in campo sono la partecipazione ai banchetti del Commercio Equo Solidale, la cura dei parchi cittadini, l’affiancamento alle educatrici del centro estivo Summer Camp 21 per le attività da svolgersi con i bambini, oltre alla gestione dell’associazione sui social network, fino alla raccolta di interviste a turisti ed operatori nell’ambito delle trasmissioni radiofoniche di Onda Radio- Spiaggia Pulita della Riccione Web Radio.
“Nel periodo estivo quando i ragazzi sono liberi dagli impegni scolastici – dichiara l’Assessore alle Politiche Giovanili Laura Galli – in alternativa allo svolgimento di un’attività lavorativa, potranno scegliere quali percorsi di volontariato intraprendere per fare conoscenze, avvicinarsi a persone nuove e cimentarsi in esperienze decisamente costruttive. Abbiamo visto recentemente lo straordinario lavoro dei ragazzi del Gruppo Scout Riccione 1 nell’intervento di verniciatura di un sottopasso cittadino, un’esperienza che ha fatto da collante tra i ragazzi stessi e che ha evidenziato il valore ed il loro attivo coinvolgimento al bene della città. Le esperienze di volontariato che abbiamo predisposto per questa estate per i nostri ragazzi, sono certa che arricchiranno il loro bagaglio culturale, di vita e di crescita, a vantaggio anche del benessere della collettività. I giovani che si mettono in gioco rappresentano una fonte di ricchezza per la comunità”.
E, infine, c’è la yougErcard, una carta dedicata ai giovani dai 14 ai 29 anni che risiedono, studiano e/o lavorano in Emilia Romagna. I giovani, residenti in Emilia-Romagna, possono richiederla per avere diritto ad agevolazioni in tutto il territorio, scade automaticamente al compimento dei 30 anni ed è distribuita gratuitamente. La youngERcard è anche una carta di cittadinanza attiva: promuove la partecipazione per dare un contributo alla propria comunità. Alcuni comuni hanno creato dei progetti “a cui i ragazzi possono partecipare; ad ogni volontario si richiede un impegno che va dalle 20 alle 80 ore con lo stesso Ente. Facendo volontariato il giovane acquisisce dei “punti” (uno per ogni ora di servizio). A tutti i giovani protagonisti che raggiungono i primi 20 punti viene riconosciuto un premio simbolico da parte della Regione; la premialità oltre i 20 punti verrà gestita dai diversi Comuni a livello locale”, si legge sul sito del Comune di Santarcangelo che promuove l’iniziativa.
Angela De Rubeis