Non solo spiagge, non solo locali, non solo discoteche. C’è un tipo di turismo, in Romagna, di cui si parla ma spesso mettendolo in secondo piano, fatto di convegni, incontri, conferenze ed eventi, anche di respiro internazionale: è il turismo congressuale. Poco chiacchierato, e a torto: negli ultimi anni, infatti, ha fatto registrare numeri importanti, a fotografare un trend in crescita e un buono stato di salute. Una fotografia confermata di recente, a marzo, grazie al «Rapporto sull’Economia 2017 e scenari», documento di analisi economica presentato a Rimini dalla Camera di Commercio della Romagna, realizzato dall’Ufficio Studi camerale. Secondo il Rapporto, che analizza la situazione economica generale del nostro territorio, ma in cui si parla anche di turismo congressuale, “i dati confermano che il sistema produttivo del territorio Romagna (Forlì-Cesena, Rimini) sta realizzando performance sempre più diffusamente positive. – dice Fabrizio Moretti, presidente dell’Ente camerale – Un risultato dovuto non solo alla fase di crescita dello scenario generale in cui ci muoviamo, ma anche all’ottimo lavoro di squadra tra tutti gli attori del territorio”. Il 2017 ci ha salutato da qualche mese ormai, ed è tempo di bilanci. Il trend è positivo anche nell’ultimo anno?
Da dove si arriva
Per capire lo sviluppo del turismo congressuale locale nel 2017 occorre dare un veloce sguardo alla situazione dell’anno precedente. Ed è possibile farlo guardando i dati emersi dall’Executive Summary del 2016, realizzato dall’Osservatorio sul Turismo Congressuale delle province di Forlì, Cesena e Rimini. Secondo il focus, nel corso del 2016, il settore turistico congressuale del riminese ha fatto registrare numeri di crescita: +6.7% di eventi e +5.4% di convegnisti, che addirittura superano quelli del turismo «tradizionale» (+3.1% di arrivi e +1.6% di presenze). Percentuali che si traducono in 1.1 milioni di partecipanti per 549mila pernottamenti. Importante anche il dato riferito al fatturato del congressuale della Riviera, arrivato nel 2016 a circa 200 milioni. Nello specifico, puntando la lente d’ingrandimento su Rimini, il Palacongressi ha contribuito a questi numeri con 283mila convegnisti, a rappresentare un +8% rispetto al 2015. Ottenuto grazie alle 149 manifestazioni ospitate nell’arco del 2016. Di ogni tipo: 85 di carattere nazionale, 7 internazionale, 51 locale e 6 regionale.
Rimini rimane… in crescita
Analizzati i dati del 2016, è possibile passare a quelli del 2017, in modo da operare un confronto e avere una panoramica più completa. Per quanto riguarda il Palacongressi, anche il 2017 rivela una situazione di sensibile crescita. Aumenta, infatti, il numero dei partecipanti a eventi e manifestazioni ospitate al «Palas» di Italian Exibithion Group: si passa dai 283mila del 2016 ai 315mila del 2017, con una crescita percentuale dell’11%. Trend positivo anche per il numero delle giornate di presenza congressuale: più di 1 milione e 250mila, con segno del +8%. E con un calendario complessivo di giornate operative di 267 giorni di attività, utilizzate per lo svolgimento di 130 manifestazioni. Dati che pongono il «Palas» quale realtà di riferimento per gli eventi di portata nazionale e internazionale, e che conferma la citata analisi dell’Excutive Summary 2016 che lo identifica quale unica struttura regionale in grado di competere con successo con le «big four» del turismo congressuale italiano: Roma, Milano, Venezia e Firenze.
“Se è ottimo il posizionamento sul mercato nazionale – spiega Stefania Agostini, direttore Event & Conference Division di Italian Exhibition Group – l’internazionalizzazione delle destinazioni è l’obiettivo di medio e lungo periodo, per accrescere le acquisizioni di eventi associativi internazionali”.
Del resto il turismo congressuale è in progressiva mutazione.
“Il mondo degli eventi e dei congressi sta cambiando. Imprese, enti e associazioni stanno rinnovando i modelli delle loro manifestazioni e scelgono sempre di più di integrare i momenti di confronto, studio o lavoro, con spettacoli e opportunità di intrattenimento. Le nuove tecnologie, poi, hanno portato a un cambiamento radicale del rapporto tra partecipanti e relatori e il Palacongressi è sempre all’avanguardia nell’offrire gli strumenti più innovativi per accompagnare questa trasformazione”.
La Perla Verde
Anche Riccione si unisce al trend di crescita appena analizzato. Il Palacongressi della Perla Verde, infatti, dimostra un andamento positivo che va considerato, come sottolineato dalla presidenza, sia dal punto di vista quantitativo sia qualitativo, della portata degli eventi ospitati. Nel 2017, il Palace riccionese fa registrare 70mila presenze congressuali, che rappresentano un +15% rispetto al 2016. Nella stessa direzione anche i numeri dei partecipanti agli eventi: 40mila, con segno più del 10% rispetto all’anno precedente. Oltre 180 i giorni di occupazione della struttura, 12 punti percentuali in più del 2016, per un totale di 63 eventi e manifestazioni ospitate. Gli aspetti qualitativi di quest’ultimo anno di congressi riccionesi sono stati evidenziati dalla presidente del Palace Eleonora Bergamaschi, che alla fine del 2017 ha voluto rimarcare lo standard elevato dei clienti e delle aziende che scelgono “una struttura di alto livello dal punto di vista dei servizi e delle possibilità, posizionata in un contesto di pregio e che offre moltissime opportunità ai congressisti”. Bergamaschi che, infine, ha voluto ribadire l’importanza dell’integrazione tra il Palacongressi e le sinergie dei soggetti pubblici e privati della città.
Bellaria non è da meno
Non si discosta da questa fotografia nemmeno l’altra importante realtà congressuale del riminese, il Palacongressi di Bellaria. A 2017 concluso, il Palas bellariese ha diffuso un bilancio che parte addirittura dal 2013: da novembre 2013 a dicembre 2017 gli eventi ospitati sono stati 342, con oltre 125mila partecipanti, e un totale di circa 176.500 presenze sul territorio. A commentare la situazione è Daniele Vorazzo, presidente della società Bim Servizi che gestisce la struttura dalla primavera del 2016: “Un anno e mezzo durante il quale la società ha seguito linee programmatiche ben precise: ponendo la struttura al centro di un progetto per l’intera comunità di Bellaria Igea Marina, sostenendo associazioni ed aziende del territorio, rilanciando l’immagine del Palacongressi ed intervenendo in modo significativo in termini di miglioramento e manutenzione. In totale, da maggio 2016 a dicembre 2017, Bim Servizi ha investito 158mila euro per la riqualificazione della struttura e per l’acquisto delle attrezzature necessarie allo svolgimento degli eventi”.
Simone Santini