Chi pensa che pizzi e merletti, ricamo e macramè siano soltanto nomi e attività legate ad un passato che fatica oggi a intrecciarsi, a Manidoro ha avuto la sua risposta sul campo. Manidoro è la Fiera del Ricamo che ha messo sul piatto del Palacongressi di Bellaria Igea Marina il suo poker di edizioni, sempre organizzato dalla società riminese “Manidoro srl”, coinvolgendo associazioni, espositori, commercianti, scuole, fondazioni, laboratori, editori specializzati. Si tratta di uno sguardo a 360 gradi su tutto il mondo che con passione ruota attorno ad aghi e fili, che ha portato in Fiera circa quattromila visitatori, con una grande affluenza estera da Spagna e Slovenia. Appassionati e curiosi han potuto ammirare oggetti unici ed opere artistiche nell’ambito del ricamo, merletto, macramè ed acquistare prodotti di esclusiva qualità come filati, tessuti, bottoni.
La Fiera in pochi anni si è imposta all’attenzione degli esperti e degli estimatori del settore e ha visto fra i suoi espositori (suddivisi su tre piani del Palacongressi) le migliori rappresentanze di tutte le regioni del Belpaese e di Francia, Spagna, Belgio, con visitatori anche da Danimarca, Slovenia e Austria. E’ anche l’opportunità di acquistare prodotti di esclusiva qualità, come filati, tessuti, bottoni, riviste e libri di settore.
A chi avesse dei dubbi riguardo all’attualità di questo tipo di artigianato, basterebbe dare un’occhiata al lungo elenco di espositori riportato nel sito manidorofiera.it: vi è scattata una fotografia sulla realtà, fatta di donne (ma anche uomini) che stanno riscoprendo una delle più belle tradizioni che declinano la bellezza con il sapere – semplice e complicato al tempo stesso – tramandato di generazione in generazione.
Uno degli appuntamenti più seguiti del week end è stata la presentazione del nuovo libro di Alessandra Caputo, Il baule di Angelina’ Presidente del Merletto Italiano che, attraverso il ricamo, ha portato gli ascoltatori in un’Italia d’altri tempi, quando erano tante le difficoltà che incontravano le donne nell’affacciarsi al mondo dell’educazione e dell’avviamento al lavoro e il ricamo rappresentava una delle principali arti che le donne dovevano dimostrare di possedere.
Di grande pregio anche il percorso didattico proposto quest’anno dal titolo “La seta che viene dal mare” corredato dalla mostra sul nobile tessuto ricavato dal filamento della Pinna Nobilis, uno dei più grandi molluschi viventi nel Mediterraneo, curato dal team di Manidoro con il fondamentale contributo del Maestro di bisso Chiara Vigo, pluripremiata con onorificenze di livello nazionale ed internazionale. Sotto gli occhi attenti dei tanti giovanissimi alunni delle scuole elementari di Bellaria Igea Marina che hanno preso parte al percorso, il Maestro Chiara Vigo, custode di una tradizione ereditata e conservata da generazioni, ha raccontato l’affascinante storia dell’antica arte di lavorazione del bisso, tramandata nei secoli e giunta ai giorni nostri, che produce la fibra splendente come oro, soffice come seta, sottile più di un capello ma mille volte più resistente. Grazie alla collaborazione con ‘È Scaiòn’ Museo della Marineria e delle Conchiglie di Viserbella e dell’associazione Ippocampo di Viserba, il percorso didattico si è arricchito con l’esposizione e la descrizione di tanti e particolari strumenti attraverso i quali è stata ricostruita la storia della pesca e delle tradizioni marinare della riviera romagnola: vecchi strumenti di lavoro degli artigiani, ferri per la raccolta a mano delle poveracce utilizzati a bordo delle batane, strumenti da mastro d’ascia e persino la ‘marotta’ (finta barca dove si tenevano le anguille ad ingrassare). La quinta edizione di Manidoro è in programma il primo weekend di aprile 2019. A tutto ricamo.
Tommaso Cevoli