Davvero governare non è facile. Facendo un po’ il verso al vecchio ma sempre attuale “ti tirano le pietre”, cantato dall’indimenticabile menestrello Antoine, “Se fai i lavori ti tirano le pietre, se non fai niente di tirano le pietre… qualunque cosa fai…” sembra che non ci sia pace per chi vuol mettere mano alla Città e non abbandonarla al degrado del tempo e del “si è sempre fatto così”. Ma stavolta, ora che la prima parte del progetto di riqualificazione legato al Ponte di Tiberio è terminata, i giudizi positivi prevalgono sui negativi. Siamo andati a sbirciare una piazza virtuale del riminese.
La tappa di oggi è con Sei di Rimini se…
La gran parte è favorevole: “Bellissimo” (Patrizia Brunetti), “Era ora” (Michele Raffaella Papa), “Bella, mi piace” (Egle Colussi), “Stupendo. Di notte ancora più suggestivo” (Italo Benzi, “Fantastico paesaggio” (Renzo Corbelli), “Bellissimo, l’ho appena visto” (Nadia Orlandi), “Bello si, ci siamo passati proprio oggi!!! Un bel capolavoro!!!!” (Karolina Kodba), “Geniale” (Salvo Amorino), ancora “Bellissimo” (More Paglierani), “Molto bello anche per me” (Paolo Frisoni). Entusiasti addirittura, Anna Riccia “Grandioso bellissimo” e Roger Keit “Un grande capolavoro”. Anche dall’estero giungono giudizi positivi, naturalmente basati sulle immagini pubblicate in rete. Alcuni sono in inglese: “Wow! Un lavoro molto ben fatto. Non vedo l’ora di visitare il sito” (Paul Budde), “Meraviglioso! Spero di venire a vederlo… prima o poi ritorneremo” (Josè Pelligra). A loro risponde Grazia Sapigni: “Ci farebbe piacere avervi qui! Il Teatro e il Castello sono in fase di ristrutturazione e saranno pronti entro la metà del 2018”. Molti interventi sono corredati da belle foto.
Ma attenzione. Naturalmente non tutti hanno giudizi così positivi. Anzi. Aurelio Lucarelli è categorico: “Un tempo esisteva un ponte, imponente e bellissimo che sprigionava tutta la sua forza rendendo evidente lo scopo del suo esistere che era quello del collegare due rive. Oggi abbiamo creato una vasca decorativa, circondata di arzigogoli con al centro un grande soprammobile di pietra”. Ai giudizi più drastici come questo, da Houston (!) risponde Michal Brichford, innamorato di Rimini: “Quanti lamentoni. A me piace moltissimo!!!”. Controbatte Simona Sora: “Sta a vedere fra qualche mese… già a settembre per la Festa de Borg avrà cambiato colore, soprattutto la pedana che dà verso il parco Marecchia… dopo vediamo i ‘criticoni’ se avevano o no ragione!”. Da Houston rispondono 5 minuti dopo: “Certo che il prato e l’erba cambia colore. Magari qualche scoiattolo ci lascia una cacatina. È normale. Meglio allora non fare niente?”.
Ai pareri secchi pro e contro si alterna qualche dibattito. Eccone uno:
Pierpaolo Benedettini: “Ottima soluzione per godere il ponte di Tiberio. Perché allora la necessità della passerella a mare del ponte?”.
Italo Benzi: “Per vederlo dall’altra parte. Il ponte di Tiberio nella sua unicità non è speculare sulle due parti. Esattamente come l’Arco di Augusto”.
Pierpaolo Benedettini: “Semplice curiosità archeologica… allora! Ma non sarà facile verificare la diversità cosa che immediatamente la si può compiere con l’Arco d’Augusto, dove basta passarci sotto anche piu volte!!”.
Italo Benzi: “Il camminamento della mura medioevale che tante polemiche sta suscitando servirà a questo. Ci sarà un nuovo ponte che ci permetterà di godere di tale meraviglia”.
Pierpaolo Benedettini: “Non era necessario per i turisti. Lo si poteva vedere come si era sempre fatto… L‘investimento poteva essere impiegato in maniera più utile per il popolo riminese. Mi sembra che i nostri monumenti stiano diventando le quinte di un parco giochi per adulti”.
Roberto Rossi: “Lavori fatti con soldi della Regione e con fondi Europei. Se non fossero stati spesi così, non si sarebbero potuti spendere altrimenti…”.
Claudia Protti: “Io penso sia giusto valorizzare i nostri monumenti storici. Questo progetto, nel suo complesso è veramente bello”.
A Luca Loprieno piace il tutto, ma non le luci: “Se sono definitive, viste dall’altra parte, sembrano tombe. Dovevano stare rivolte più verso il basso. Seduti sulle panchine lato borgo, oltre ad abbagliare, a me purtroppo hanno dato quest’idea”.
Preoccupato per la mancanza di protezioni è Augusto Selvetti: “Si rischia di cadere nell’invaso”.
Gli risponde Claudia Protti: “Ma se le protezioni non ci sono neppure lungo la banchina del canale, al porto, alla darsena… Né a Rimini o Cesenatico o altrove. Basta stare attenti”.
“Ne riparleremo – ribadisce Selvetti- dopo che qualche bambino per correre dietro alla palla ci cadrà dentro”.
La Protti non ci sta: “Ma scusa hai mai visto protezioni in altri luoghi che costeggiano un canale? Non mi pare una cosa così strana, ovunque vai non sono presenti protezioni, Rimini, Bellaria, Cesenatico… Venezia! I genitori staranno attenti immagino”.
Dubbiosa Simona Sora:“Mah? Sapete vero che quando piove o il mare viene su… qui si allaga tutto? L’acqua anche durante l’ultima pioggia è arrivata fin dentro al parco e questa meraviglia che tutti decantate era sommersa… Beh! Fra qualche mese il legno è tutto marcio…”.
Claudia Protti è ancora in linea: “L’acqua può arrivare a coprire il prato, ma immagino abbiano scelto materiali che non si rovinano se sommersi d’acqua”.
Denis Pazzaglini precisa: “Anzitutto il pavimento non è di legno…”.
E così a continuare per tante pagine… Chi vivrà vedrà. (GvT)