Papa Francesco ha nominato oggi don Andrea Ripa sottosegretario della Congregazione per il Clero. Il sacerdote riminese prestava servizio dal 2013 all’interno dello stesso Dicastero.
Nato a Rimini il 5 gennaio 1972, Ripa si è laureato in Lettere classiche presso l’Università di Urbino nel 1997. Intrapresa la scelta del seminario, a Rimini, è stato ordinato sacerdote in Basilica Cattedrale dal Vescovo Mariano De Nicolò nel settembre del 2004. Nella Diocesi di Rimini ha prestato servizio in diverse parrocchie, tra cui S. Andrea dell’Ausa, più conosciuta come Crocifisso (e presso la parrocchia di S. Maria delle Grazie al Trionfale in Roma), ed è stato Assistente Ecclesiastico nell’Agesci. Ha sempre proseguito gli studi a Roma. Dopo la Licenza in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense in Roma nel 2006, ha ottenuto quattro stagioni più tardi il Dottorato in Diritto Canonico presso la Pontificia Università Lateranense e ha conseguito il diploma di Avvocato Rotale nel 2013, diventando Docente di Diritto Matrimoniale e Canonico presso l’Istituto Superiore di Scienze religiose “A. Marvelli” di Rimini, presso la Facoltà di Teologia di Lugano e presso la Pontificia Università Lateranense, oltre ad essere impegnato presso il Tribunale Ecclesiastico Regionale Flaminio di Bologna.
Don Ripa conosce altre quattro lingue: inglese, francese, spagnolo e latino.
Alla notizia della nomina, don Ripa ha telefonato al Vescovo di Rimini e al Vicario Generale, insieme al Prefetto della Congregazione stessa, mons. Beniamino Stella. La Diocesi riminese, per bocca del Vicario don Maurizio Fabbri, si è rallegrata per la nomina, esprimendo la più viva soddisfazione per il riconoscimento attribuito al sacerdote riminese: “si tratta di un titolo di responsabilità – ha detto don Maurizio Fabbri – e di un attestato di stima nei confronti di don Andrea e del lavoro finora svolto dal sacerdote riminese nel Dicastero”. “Nel rallegrarci – ha proseguito il Vicario generale – ci uniamo a lui nella preghiera affinché il Signore gli conceda di continuare a svolgere nella Sua Grazia il ministero sacerdotale”.