Scherzando sul tema, l’Asaps – l’associazione amici polizia stradale – dipinge gli italiani come campioni mondiali di lancio del telefonino. Ma quando ci si imbatte in conducenti che scrivono email con il tablet mentre guida, c’è ben poco da ridere.
Perché inviare sms, dare una sbirciatina alla posta, e magari scattarsi un selfie sembra davvero la normalità al volante. Eppure ognuna di queste attività equivale a guidare alla cieca, come fossimo bendati, per almeno 10 secondi. In quel lasso di tempo, a 40 chilometri all’ora, si percorrono almeno 110 metri. “110 metri in cui può succedere di tutto” scuote la testa Enrico Pagliari dell’area professionale tecnica dell’Aci.
Chissà quanti dei 200 multati dalla Polizia Municipale di Rimini negli ultimi sei mesi, hanno mai pensato a questa drammatica pillola statistica.
Lo stesso vale per i 141 contravvenzionati dalla Polizia Municipale di Riccione, Misano, Cattolica e Coriano nell’ultima settimana di luglio. 141 verbali comminati frutto della campagna mirata contro l’uso del telefonino, un assalto (anche in abiti civili) che non prende alla sprovvista: secondo gli agenti, infatti, chi si è beccato la multa non si è stupito “perché consapevole dell’infrazione commessa”.
Eppure la pericolosa abitudine continua. Così fan tutti, a Rimini e sulle strade della Provincia. E pazienza se quella distrazione al volante mette in grave pericolo se stessi e gli altri.
L’uso del telefonino durante la guida è vietato dall’art. 173 del codice della strada che punisce i trasgressori con una sanzione amministrativa da 160 a 646 euro e la detrazione di 5 punti sulla patente.
“Queste pratiche purtroppo sono assai diffuse e in progressiva crescita. – non fa buon viso a cattivo gioco l’assessore alla Sicurezza di Rimini Jamil Sadegholvaad – Come Polizia municipale di Rimini dedicheremo servizi specifici e un’attenzione crescente verso questo cattivo comportamento alla guida che è proporzionale al grado di lesività e di mortalità dei sinistri stradali”.
Una telefonata alla guida può accorciarti la vita. E contrarla anche agli altri. E in auto nessuno si limita alle telefonate. Polizia e Carabinieri rilevano un aumento del 18,1% nel primo semestre 2017 delle contestazioni per l’utilizzo di smartphone alla guida. In questo periodo infatti le multe per telefonini sono arrivate a quota 32.373 contro le 27.415 dei primi sei mesi del 2016.
Secondo l’Istat tutta la distrazione (smartphone compresi) è la causa del 21,4% degli incidenti su strade extraurbane e il 15,5% in città. Ma c’è chi rilancia. Uno studio dell’Automobile club l’incidenza dell’uso dei cellulari sui sinistri arriva al 75% del totale.
“Mentre si guida – fanno notare gli esperti dell’Aci – si mandano sms, si controlla la posta, si fanno selfie, si chatta sui social, un’attività che equivale a guidare alla cieca per almeno 10 secondi”. Ai 40 km/h equivale a guidare bendati per almeno 110 metri: “Ed è per questo – prosegue Sadegholvaad – che proseguiremo con particolare accanimento questo tipo di violazione capace di mettere indiscriminatamente in pericolo tutti”.
L’aumento delle multe per la guida al volante è deciso: una consolazione? Nel 2014 le multe furono 537, numero in salita nel 2015: 584. Statistiche alla mano, i numeri al termine del 2017 potrebbero anche diminuire ma sarà così anche per i comportamenti irresponsabili alla guida?
Paolo Guiducci