Tra i motivi per i quali i social network sono una costante minaccia alle relazioni sociali non ci sono solo le diatribe tra sostenitori di diverse fazioni politiche – specialmente laddove si vota – tra vaccinisti e non vaccinisti e tra juventini e non juventini. Vi sono infatti utenti, specialmente nelle pagine e gruppi legati a specifiche località, che hanno la simpatica idea di chiedere cose tipo: conoscete un (tipologia di esercizio o professione) bravo/economico/affidabile nella tal zona? Rispondere con un nome viene letto come un’implicita esclusione di tutti gli altri insinuando involontariamente il sospetto che non rispondano alle caratteristiche richieste. Poniamo il caso che qualcuno chieda di un bravo avvocato: spesso capita di conoscerne più di uno, ed allora indicare un nome rischia di creare insanabili inimicizie con gli altri. C’è addirittura qualcuno che chiede indicazioni su esercenti o professionisti «onesti» e qui il disastro è assicurato. Provate a fare un nome: gli esclusi non vi rivolgeranno mai più il saluto e vi guarderanno storto come se gli aveste dato dei disonesti. Se vi servono recensioni di questo tipo chiedetele in privato a persone di cui vi fidate, non esponetevi pubblicamente che poi si rischia di far danni. Ve lo dice un giornalista bravo, economico, affidabile e onesto.
Il Caffè Scorretto di Maurizio Ceccarini