Film, documentari, musica, teatro, installazioni e progetti. Non si fa mancare niente Bellaria Film Festival per la sua edizione numero trentacinque. Con un’idea precisa in testa: “Non smettere mai di sognare, ricercare, documentare e anche fare avanguardia”, detta la linea il presidente del consiglio comunale Filippo Giorgetti. Non capita tutti i giorni che un festival – e più in generale un progetto culturale – vada a confrontarsi con il Consiglio Comunale della città. BFF l’ha fatto: è non è il festival del reale?
Fedele alla linea, ma sempre pronto a rinnovarsi, la manifestazione da quel lontano 1983 (primi direttore artistico il noto critico Morando Morandini) ne ha fatta di strada, anche tortuosa, con direttori più o meno intuitivi sui percorsi da intraprendere e neo registi che proprio a Bellaria han trovato il loro trampolino di lancio: da Paolo Sorrentino a Silvio Soldini, da Pappi Corsicato a Roberta Torre.
La cornice è quella classica primaverile (25-28 maggio), sotto la direzione artistica di Simone Bruscia (la quarta), e può sfoggiare un numero mai raggiunto di titoli partecipanti (200), numerosi eventi collaterali (tra cui un party nella piscina vuota dell’Hotel Ermitage) e la priam assoluta di Ascoltate! Romagna Relax, performance della Compagnia Menoventi, una sorta di documentario teatrale pensato come omaggio teatrale del festival alla città. Menoventi ha percorso le strade e le piazze di Bellaria Igea Marina intervistando 176 turisti rigorosamente stranieri, raccogliendo le loro impressioni sulla Riviera, ma anche cosa spinge i vacanzieri a scegliere (magari da tanti anni) questa località.
La rassegna (promossa dal Comune di Bellaria Igea Marina) nata come Anteprima per il cinema indipendente italiano, da undici anni concentra la sua attenzione sulla cinematografia documentaria. Due le categorie: “Italia Doc” e “Casa Rossa Art Doc”. Al regista dell’opera vincitrice è assegnato un premio di 4.000 euro, la “Casa Rossa” mette in palio 1.000 euro. Il concorso Italia Doc presenta uno sguardo sul mondo contemporaneo attraverso dieci opere. Otto invece i finalisti della Casa Rossa. In totale, sette prime visioni italiane, tutte proiettate tra il Cinema Astra (da sempre la casa del festival) e il Cinema Smeraldo.
L’edizione 2017 è dedicata al critico cinematografico Alberto Arbasino, che a Bellaria fece tappa più volte a metà anni ’80 con la moglie Fulvia alle prese con la macchina fotografica ad “Anteprima 1987”. Alcuni scatti dell’epoca saranno esposti. E – grazie alla collaborazione di Cue Press – BFF presenterà la riedizione di uno dei titoli principali di Arbasino, Neorealismo. Cinema Italiano 1945-1949, curato da Tatti Sanguineti, presente anch’egli al festival, insieme ad Hans Tuzzi e al poeta Guido Catalano (a lui è dedicato il film in concorso Sono Guido e non guido).
BFF è anche eventi. Il docufilm Ustica. il missile francese (giovedì 25 maggio) in collaborazione con il Dig di Riccione, porterà in sala anche Daria Bonetti (presidente associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica), i giornalistie Andrea Purgatori, Emanuela Pala e Luca Telese. Per la prima volta emergono responsabilità del governo di Parigi sulla strage.
Il musicista e compositore Colapesce sonorizzerà dal vivo (venerdì 26) i documentari più noti di Vittorio De Seta nel progetto Isola di fuoco.
Tutte le location del festival saranno caratterizzate dagli omini cinematico-balneari di Simone Tribuianni, colorate sagomine che ricorderanno in modo iconico e discreto la presenza del BFF e l’estate alle porte.
Il festival saluta domenica 28 con due novità: per la prima volta i premi BFF saranno attribuiti al Parco culturale “La Casa Rossa” (e non all’Astra). Qui Stefano Bollani musicherà improvvisando dal vivo un capolavoro di Buster Keaton, Come vinsi la guerra (1926). Musica di classe e cinema d’autore: accoppiata vincente.
Paolo Guiducci