Inizio così… “a freddo” con una domanda: la dimensione vocazionale è “un” argomento?
Spesso mi trovo a partire da questo pensiero o domanda… e mi viene sempre più da rispondere che fin quando tale dimensione rimane un “argomento”, non riuscirà ad essere significativa né ad entrare senza fare a “spallate” con tutte le altre esigenze e tematiche educative e pastorali in ordine a quell’evangelizzazione che la Chiesa ci addita ogni giorno di più.
Mi viene quindi da chiedermi: “Che cosa fa della mia pastorale una pastorale vocazionale?”. Alcune risposte mi verrebbero: come ad esempio il dire che è “vocazionale” tutto ciò che aiuta la persona ad essere consapevole o a fare l’esperienza che Dio le si rivolge e le parla dal profondo del cuore, a volte in maniera più evidente, a volte sotto le sembianze di un’intuizione o di una riflessione o di un’idea. Tutto ciò che aiuta e consapevolizza il rapporto personale ed unico di ogni credente con Dio è “vocazionale”.
Comunque sia, ritengo che avere in mente la domanda da cui ho preso spunto, sia un impegno importante per tutti noi: “Che cos’è la prospettiva vocazionale? Come si concretizza?”.
Faccio questa riflessione, appositamente ora che stiamo per presentare alcune attività che vivremo in occasione della Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni, perché appaia chiaro, prima di tutto a me e a tutto il Centro Vocazioni Diocesano, che l’aspetto vocazionale non si esaurisce con le proposte cosiddette “vocazionali”.
Innanzitutto, quindi, condividiamo il titolo dato a questa giornata che si svolgerà per tutta la Chiesa domenica 7 maggio 2017: “Alzati, va’ e non temere”.
In diocesi avremmo due proposte… più una, diciamo così.
Venerdì 5 maggio alle ore 21, nella parrocchia di San Giuliano Martire, dove dall’estate scorsa vive la comunità del seminario di Rimini, ci sarà la veglia di preghiera col vescovo Francesco. In questa occasione vorremmo, come il vescovo ha fatto all’inizio del suo ministero tra noi e come ha ribadito il Papa all’udienza in occasione del Convegno Vocazionale Nazionale del gennaio scorso, rilanciare la preghiera per le vocazione del Monastero Invisibile “Getsemani”. Molti sono coloro che già aderiscono da tempo a tale impegno settimanale di preghiera per le vocazioni. Lo rilanciamo con la certezza che la preghiera è la concretizzazione dell’accoglienza del dono dello Spirito, da cui nascono le vocazioni e con la precisazione che per “vocazioni” intendiamo non solo quelle sacerdotali o di speciale consacrazione, ma tutte le nostre vite che camminano nella consapevolezza che le nostre esistenze sono chiamate da Dio, ossia sono destinatarie di una proposta e di un dialogo paterno e personalizzato da parte di Dio. Questo impegno di preghiera lo vogliamo riproporre soprattutto per accompagnare i giovani nel loro cammino e nelle loro scelte.
Sabato 6 maggio in Seminario (Via Covignano) dalle 10 alle 12.30 ci sarà l’ultimo appuntamento di “Caffè Parola Buffet” per giovani. Sarà il momento conclusivo del percorso annuale che coincide con questa “Edizione speciale GMPV” (cioè legata alla Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni): sono invitati tutti i giovani, sia chi ha svolto tutto il percorso sia chi verrà per la prima volta.
Ho detto poco fa che in diocesi avremmo “due proposte più una” perché in aggiunta a quelle appena elencate, abbiamo la felice coincidenza della visita a Rimini di tutto il Seminario Regionale di Bologna che avverrà il 10 e l’11 maggio. Per l’occasione rilanciamo, all’interno delle proposte per questa GMPV, la Messa Giovani che si celebra ogni mercoledì alle 19 nella Chiesa di San Giuliano Martire, che così avrà ancor più quel carattere vocazionale che la denota ordinariamente. Quindi una terza proposta sarà questa e sarà nuovamente indirizzata ai giovani: la Messa Giovani del mercoledì 10 maggio alle 19 a San Giuliano e dopo la messa potremmo mangiare tutti insieme con un buffet.
Buon tempo pasquale e buon cammino a tutti.
don Cristian Squadrani