Ma chi l’ha detto che la bellezza non è una perla capace di far brillare gli occhi dei ragazzi? Proprio la bellezza, “tradotta” anche con la danza e i video, la musica, l’arte e il teatro, è il tema scelto dalla Chiesa riminese per celebrare la Giornata Mondiale della Gioventù diocesana. Sipario sabato 8 aprile dalle ore 20.30 in piazza Cavour. Perché i ragazzi non sono per nulla tutti apatici e senza nulla da dire, anche nel campo della missionarietà.
“Abbiamo deciso di puntare sulla bellezza sollecitati da Papa Francesco che ha lanciato la Gmg di quest’anno con la frase di Maria del Magnificat: «Grandi cosa ha fatto in me l’onnipotente»<+testo_band>” racconta don Davide Pedrosi, il responsabile della Pastorale Giovanile diocesana. Contemplare l’azione di Dio nella storia è contemplare la bellezza presente nell’arte, nella vicenda delle persone e nelle vocazioni cristiane.
L’idea della Pastorale Giovanile è quella di irradiare di tutta questa bellezza il centro storico di Rimini in un sabato sera altrimenti dedicato alla solita movida. “Irradiare la bellezza di Dio – rilancia Francesco ’Checco’ Grassi dell’équipe diocesana – significa rendere testimonianza con la vita e proclamarla con la parola sia da parte dei singoli credenti che delle comunità cristiane”. Questo doppio movimento risponde alla “logica” di Gesù: compiere gesti di liberazione e spiegarne il senso. Diffondere non tanto la bellezza di una dottrina, per quanto sublime, ma la bellezza di una persona. “<+cors>Irradiare la bellezza di Dio vuol dire rendere trasparente il suo volto di misericordia e di amore, l’amore che Dio è”.
Il volto giovane della Chiesa si tradurrà in stand (i graffiti, il video-box), nel punto musica, nella Preghiera di Taizè e nella biblioteca vivente. Sotto le tende della confessione una decina di sacerdoti sono pronti ad accogliere i ragazzi con la misericordia di Dio. Suor Gloria Riva farà una testimonianza sulla bellezza attraverso l’arte. La serata sarà conclusa da un medley di canzoni pop sul tema, dall’esibizione di giocoleria e contorsionismo di Issan, ex bambino di strada di Nairobi “salvato” da padre Kizito e dalle preghiere recitate dai ragazzi insieme con il vescovo Lambiasi.
Preceduti da cartonati con la dicutura “Abbracci Gratis”, un gruppo di ragazzi “abiteranno” la piazza e si muoveranno tra i numerosi locali che costellano il centro storico pronti a donare a quanti lo vorranno un gesto fraterno.