Nato 17 anni fa tra amici, è diventato un vero spettacolo: sketch, parodie, video e balletti. E gara canora. Sul palco del Tiberio vince sempre l’amicizia
Al suo primo acuto – diciamocelo – faceva un po’ il verso a Sanremo, del quale voleva essere una versione provinciale e guascona. Canta oggi e balla domani, quella festa tra amici, vicini di casa e parrocchiani è diventata un vero e proprio festival che suona, canta e balla in maniera intonata e divertente.
Altro che karaoke. Il Festival della Canzone di San Gaudenzo taglia quest’anno il prestigioso traguardo della diciassettesima edizione, indossando i panni di uno spettacolo il cui punto di forza è ancora la tradizionale gara canora, ma è pure accompagnato sul palco da sketch, parodie, imitazioni musicali e balletti.
Con il trascorrere delle stagioni – e di pari passo alla sua evoluzione artistica – la manifestazione è stata simpaticamente ribattezzata in “SanGau Festival” ed è stata “costretta” ad emigrare: il teatro della parrocchia riminese di San Gaudenzo non era più sufficiente a contenere il pubblico che accorreva al Festival, il teatro del Seminario ha ospitato due edizioni, poi la scelta – azzeccata – del Teatro Tiberio, nel Borgo San Giuliano, “dove già dal 2015 ci sentiamo assolutamente a casa” assicura Alessandro Ceccarini. Lui, il “Cecca”, è il direttore artistico (e ideatore della manifestazione insieme ad Emiliano Procucci). “Nato come parodia ed emulazione della tv – spiega ancora il 36enne «Cecca» – SanGau si è evoluto in un format originale. Non ha l’ambizione di raggiungere vette di professionalità artistica, ma persegue la volontà di valorizzare i talenti e soprattutto di creare un clima di amicizia e non di competizione”.
L’edizione 2017 salirà sul palcoscenico del Cinema Teatro Tiberio sabato 25 marzo, alle ore 20.45: l’ingresso è libero, gli applausi sono graditi, il divertimento assicurato. Lo spettacolo è un piacevole incrocio tra Sanremo e “Paperissima”, tra i grandi “one man show” di RaiUno e i programmi comici per i più giovani, condito da imitazioni, mini-commedie musicali e corti cinematografici. Il balletto quest’anno sarà un mix di generi: danza moderna, hip hop, zumba, zumba step, e, unico in Romagna, la “bokwa”, che fonde danze africane, hip hop, house, kickboxing e aerobica.
“San Gau” è uno spettacolo corale che nella cornice di sketch dal vivo, imitazioni, parodie, balletti e filmati, ogni anno regala una “pennellata” educativa: il coinvolgimento di tutti coloro che lo desiderano, e la scelta di regalare a turno la prima fila a tutti i ballerini impegnati, perché tutti possano assaporare – almeno per un momento – i riflettori. A dirigere quest’orchestra (una quarantina i partecipanti), l’inossidabile Ceccarini, degnamente spalleggiato dal talentuoso 21enne Vittorio Cicchetti (produttore di Radio Immaginaria), Paolo Morganti e Michela Mulazzani: il frizzante poker (nella foto) presenterà, canterà, ballerà e reciterà accompagnato dai giovani adulti, giovanissimi, educatori e coristi di San Gaudenzo e dai loro amici. Le sceneggiature dei film sono affidate ai giovanissimi Simone Bruge’ e Federico Casadei. In cabina di regia si muovono Carlo Farneti, maestro del SanGauChorus, e il tecnico-fonico Maurizio Morganti. Tra un corto comico e un’imitazione, al centro della serata c’è sempre la gara musicale: microfono in mano, i cantanti si esibiscono, e cercano di strappare consensi con le loro interpretazioni. Due le giurie: una giuria parlante, composta da ragazzi della parrocchia, che come in ogni talent commenterà simpaticamente le esibizioni canore. L’altra giuria, quella di qualità, vedrà protagonisti in prima fila registi teatrali, esperti di musica e spettacolo che, a fine serata, assegneranno il premio della critica. La premiazione sarà affidata al parroco: sarà lui a consegnare ai primi tre classificati le rispettive coppe. “Altra caratteristica importante dello spettacolo è la gratuità. Nessuno percepisce compensi, tutto è realizzato gratuitamente, anche grazie all’Anspi di San Gaudenzo”. Un trionfo di musica, allegria e amicizia.
Tommaso Cevoli