L’ITCS R. Valturio nasce nel 1906 per la necessità di avere una scuola media superiore in una città in forte crescita a livello demografico ed economico. In principio però nasce come costola dell’Istituto Nautico e ne rimane associata a livello giuridico fino al 1919, quando si distacca e inizia la propria attività in maniera indipendente. La prima sede è in via Castelfidardo e nel corso degli anni ci sono stati diversi spostamenti per arrivare poi agli anni ’60 con quella che è la sede attuale in via Grazia Deledda al Centro Studi. Da questo istituto poi ne sono nati altri, come l’ITT Marco Polo, l’Istituto per Geometri Belluzzi, gli ITC Molari di Santarcangelo e Gobetti di Morciano. “Ci sono stati anni in cui la ragioneria e questa scuola erano di vitale importanza per la città – spiega la Preside Daniela Massimiliani – Questo ci carica di tanta responsabilità, perché da noi ci si aspetta tanto. E tanto è quello che vogliamo offrire”. Con 36 classi, 80 professori e 776 studenti, ragioneria (il nome storico è ancora ampiamente utilizzato) vanta una lunga e importante storia che proietta l’Istituto verso il futuro e verso le sperimentazioni. “Da tanti anni in questa scuola i giorni in qui si frequentano le lezioni sono cinque. Il sabato si sta a casa a studiare – afferma la preside – e questo è utile per il riposo, ma spalmando le ore di lezione del sabato sugli altri 5 giorni, chiaramente i ragazzi sono molto carichi durante la settimana”.
La SimulImpresa, le sezioni e l’alternanza scuola-lavoro
Le sezioni come da ultima riforma sono tre. RIM – relazioni internazionali e Marketing, è una sezione che guarda all’esterno, proiettata verso il resto mondo. “Durante il triennio fanno scambi con l’estero per l’alternanza scuola lavoro. – spiega la preside – In questo momento ci sono 78 studenti che sono a Londra, che vanno a scuola la mattina e nel pomeriggio vanno in azienda a lavorare”. Con questo indirizzo i ragazzi studiano tre lingue: inglese, una seconda lingua a scelta tra spagnolo francese e tedesco e poi una terza. Per ora la terza è il russo, ma dal prossimo anno ci sarà anche la scelta della lingua cinese. L’indirizzo SIA – sistemi informativi aziendali, è la parte più tecnologica della scuola. “Infatti come alternanza scuola-lavoro hanno fatto un corso di web marketing dove hanno imparato tutto sull’utilizzo del web e dei Social Network per fare marketing, vendita, SEO e SEM. Questo è stato fatto con la collaborazione dell’azienda del territorio Webit” aggiunge la preside. L’indirizzo AFM – amministrazione finanza e marketing, prepara i ragazzi a diventare dei manager territoriali in banche, uffici pubblici e privati. Qui studiano 9 ore settimanali di economia aziendale e altrettante ore di diritto e di economia politica. Grazie poi alla Commissione Europea, l’Istituto ha potuto dotarsi di un innovativo laboratorio chiamato SimulImpresa. “Qui i ragazzi in varie isole di tavoli disposte nella stanza lavorano come se fossero all’interno di una vera azienda. Ognuno di loro ha un computer e sono collegati ad una piattaforma in rete che comunica con la città di Ferrara. Svolgono simulazioni bancarie, simulano la stipulazione di contratti e di tutto quello che si fa realmente in un’azienda”, conclude la preside.
L’offerta PLUS, le lingue straniere e l’Erasmus
La scuola partecipa a numerosi progetti Erasmus per ampliare sempre di più l’offerta formativa. “Ci associamo a dei progetti europei che sono molto consistenti perché cerchiamo di ampliare il più possibile gli orizzonti dei ragazzi, utilizzando al massimo quello che la Comunità europea riesce ad offrire. In questo momento ci sono sei nostri ragazzi in Lituania per l’alternanza scuola-lavoro, che sono stati selezionati su 41 per la regione Emilia Romagna”, continua la Massimiliani. La scuola inoltre ha pensato a dei potenziamenti per le classi del biennio: “Abbiamo un’offerta un po’ più raffinata degli altri anni, sempre con un occhio di riguardo alla lingua ovviamente, ma anche allo sport”. Questi sono i progetti PLUS che si possono scegliere all’atto dell’iscrizione e che competono il potenziamento della lingua inglese durante biennio, il potenziamento dell’informatica e lo studio e lo sviluppo di un’attività manageriale per l’attività sportiva. “Il territorio si sta aprendo ad una serie di iniziative sulla cultura dello sport e noi vogliamo aderire. Quindi vogliamo creare delle figure professionali che hanno delle competenze manageriali nel campo dello sport che riesce a gestire economicamente in maniera vantaggiosa un impianto sportivo. Abbiamo parlato con il comune e l’Assessore ci dice che ci sono circa 68 impianti che sono quasi tutti in perdita perché le figure a cui si associa il gestore, non sono preparate all’aspetto economico e pubblicitario. È una figura che non vuole essere in competizione con altre, ma ha una curvatura che riguarda anche il diritto sportivo”.
Le attività pomeridiane
“La scuola al pomeriggio si riempie, c’è tanto da fare Abbiamo WeMake, un progetto che è stato fatto assieme al Lions Club. Il Lions – racconta la preside – ha sovvenzionato un insegnante che sta portando avanti il riciclo dei materiali tecnici dei computer”. I ragazzi imparano così a rigenerare materiali informatici installandovi all’interno dei sistemi operativi Open Source, regalandoli poi alle associazioni di volontariato. Volontarimini alla fine dell’anno scolastico, si fa carico di identificare le associazioni di volontariato a cui servono questi computer e li consegnano. I ragazzi hanno poi sviluppato e implementato diversi siti internet per le associazioni caritatevoli del riminese. Ma non è finita “Perché c’è un gruppo di volontariato di settanta ragazzi, dove alcuni professori hanno deciso di mettere in contatto i gli studenti con le associazioni cattoliche di volontariato. Vanno ad insegnare l’italiano agli stranieri, vanno alla Caritas e tanto altro. Sono una serie di azioni che servono per avvicinare i ragazzi alla carità e il progetto si chiama RagSol – ragioniere solidale”, conclude la preside.
Ma cosa ne pensano i ragazzi?
I ragazzi, sempre con i pro e i contro che un Istituto così grande e antico può avere, parlano con tranquillità. Esprimono pensieri liberi, esortati dalla preside ad essere sinceri fino in fondo. E lo sono. “Questa scuola mi lascia davvero poco tempo per le cose che voglio fare durante la giornata, gli sport, e gli amici. Non mi sono pentita, ma è davvero troppo impegnativa. Ci sono periodi nei quali ci sono verifiche tutti i giorni. È stato davvero stancante”, racconta una studentessa. Carlo Martone, presidente della consulta provinciale di Rimini, l’organismo ministeriale parte del MIUR aggiunge: “Io non credo sia molto utile nemmeno come vengono impostate le interrogazioni e le verifiche, tutto a livello mnemonico. Ci si ragiona poco sugli argomenti. Questo è il modo giusto per dimenticare tutto in breve tempo”. Alberto Navarra, ex rappresentante d’Istituto aggiunge: “Manca un orientamento per l’Università. Una persona che ha l’obiettivo di continuare a studiare si trova in difficoltà. Io per esempio non mi voglio fermare, e mi sono dovuto informare da solo. Non sono stato aiutato a formare un pensiero critico su cosa scegliere o meno”. Ma alla fine tutti concordano sul fatto che questa scuola è dalla parte dello studente. “Qui se hai bisogno di una mano, se hai un problema ti stanno vicino, ti ascoltano. Fanno di tutto per aiutarti anche se i problemi sono di carattere personale e non strettamente scolastico”.
Sara Ceccarelli