Sul canale Real Time va in onda lo show “Take me out”, versione italiana di un format australiano che in realtà altro non è che il vecchio “Gioco delle Coppie” di Predolin malrivisto e malcorretto. Un bel giovanotto entra nello studio dove lo attendono trenta fanciulle. Si verificano le rispettive manifestazioni di interesse e nel giro di un quarto d’ora il signorino decide con chi avere un appuntamento galante. Nella puntata successiva si vede l’esito del rendez-vous, se effettivamente è scoccata la scintilla o meno. E se da basi così “solide” poi non nasce una coppia, ce ne si fa una ragione. Il problema è che il meccanismo pare diffuso anche in politica: ci si mette assieme per le elezioni e poi se il rapporto funziona, bene. Altrimenti ci si lascia di punto in bianco rinfacciandosi colpe a non finire. E non mi riferisco solo al caso di Riccione perché negli ultimi anni vicende simili sono successe anche a Cattolica e Santarcangelo.
Sembrava amore, invece era il calesse dei vincitori sul quale è sempre comodo salire. Visto che a quanto pare in primavera si voterà anche quest’anno in un po’ di centri riminesi, un invito ai potenziali alleati e coalizzati: prima di uscire pubblicamente allo scoperto frequentatevi, scopritevi, conoscetevi, parlatevi, chiaritevi. Perché poi si fa presto a passare dal colpo di fulmine ai colpi, tuoni e fulmini.
di Maurizio Ceccarini