Una volta ogni tanto, quando ci sono avvenimenti importanti che coinvolgono la tua città, penso che si possa anche ignorare la sveglia del mattino e sacrificare il sonno. Perché il senso di appartenenza deve essere più forte della seduzione del materasso, e al limite se c’è bisogno ci si fa un paio di caffè per vincere l’inevitabile calo di palpebra. Passare una notte per vivere un avvenimento importante che coinvolge la tua città deve essere motivo di orgoglio, anche dal divano col telecomando in mano. La lunga notte delle elezioni? Non mi riferivo a quella, seppur evento importante: alle due quel che c’era da capire già si era capito. Parlavo della finale della Coppa dei Campioni di baseball, disputata quest’anno proprio a Rimini. Sabato scorso i nostri Pirati cercavano infatti di riconquistare il trofeo dopo 27 anni in una difficile sfida con Amsterdam. Al termine della semifinale con Bologna trasmessa la sera prima su Rai Sport si annunciava che la finale, in programma alle 21.30, sarebbe stata trasmessa sabato sera in “leggera differita”, ovvero intorno alle 23.30. Tornato a casa sabato notte all’una dallo stadio dei Pirati, con l’amarezza del trofeo sfumato al termine di una gara generosa ma sfortunata dei nostri ragazzi, mi sono reso conto che la «leggera differita» era appena cominciata.
La partita durava quattro ore.
Leggera differita, leggera colazione e via con leggerezza. Per fortuna ero andato allo stadio e alle cinque del mattino mi godevo il mio sonno. Leggero, ci mancherebbe.
Il Caffè Scorretto di Maurizio Ceccarini
