A Brighton, un’ora di distanza da Londra, c’è l’unica spiaggia nota e veramente frequentata del Regno Unito. Ma niente a che vedere con le nostre: poco più di una nostra spiaggia libera con servizi ridotti all’essenziale tipo noleggio di sedie a sdraio e qualche bidone della spazzatura qua e là. Non risultano, ad esempio, né campi da bocce né altalene in acqua. Ma col paradosso, oggi come oggi, che i britannici sarebbero tranquilli di poter mantenere il loro unico sito balneare mentre i bagnini italiani rischiano di perdere i loro in un futuro più o meno lontano. Come risaputo, infatti, l’Europa vuole che le concessioni delle spiagge, bene demaniale pubblico, siano messe a bando con la possibilità di chiunque di partecipare. Il Governo italiano sta studiando contromisure da presentare nelle sedi deputate a sostegno di quanto investito dai nostri bagnini nei loro stabilimenti, ma mai “efficaci” quanto quelle britanniche: se l’Europa ci complica la vita, goodbye Europa. Un referendum per far uscire dall’Europa solo le spiagge? Pensiamoci: se è questione di tirar giù la bandiera blu stellata, ci può pensare anche il “boccia” del bagnino.
A margine: Brighton è nota anche per l’evento musicale “Big beach boutique”, performance del celebre dj Fatboy Slim che posizionando la sua consolle su un palco a mollo nel mare, con una ruota panoramica sullo sfondo, raduna folle oceaniche. Vi fa venire in mente qualcos’altro visto dalle nostre parti? Beh, le buone idee a volte (br)escono.
Il Caffè Scorretto di Maurizio Ceccarini