Ogni genitore ha vissuto il dilemma delle scarpe con lo strappo. Quelle che riesce a mettersi anche il bimbo da solo ma che rischiano di ritardare a oltranza il momento di imparare a gestire i laccetti. Seppur l’autonomia di un bambino non sia una scienza esatta, certe tappe sono però abbastanza comuni. Come l’estate in cui i genitori in spiaggia lo lasciano finalmente andare a giocare da solo insieme ai suoi amichetti col celebre monito “non ti allontanare troppo”. Uno strappo al legame visivo col figlio ma anche un esercizio educativo che da noi ha pure la garanzia della Publiphono alle spalle, in caso quel “troppo” diventi realtà. Nella recente fiera del turismo a Rimini è stato lanciato il braccialetto antismarrimento per bambini collegato con lo smartphone.
“Manderà in pensione la Publiphono?”, era il sottotitolo a commento. Personalmente a Rimini una spiaggia senza la Publiphono – che, per la cronaca, viaggia sul 100% di casi risolti – non riesco a immaginarla. Ma non mi sento di condannare i genitori che riterranno di affidarsi alla tecnologia: se serve l’App sul telefonino per sentirsi più sicuri, va bene. Purché si cerchi comunque di responsabilizzare i figli. E gli stessi genitori: ho il sospetto che siano sempre di più i bimbi che sfuggono alla vista proprio perché mamma e/o papà al telefonino non riescono a staccargli gli occhi di dosso
Il Caffè Scorretto di Maurizio Ceccarini
