Rimini – grazie al Borgo San Giovanni – si trasforma in una porta sui cinque continenti. Passeggiando per il viale XX Settembre nelle serate di sabato 30 e domenica 31 luglio, infatti, si potrà vivere un viaggio tra culture e tradizioni provenienti da tutto il pianeta. Dal cibo alla musica, dai balli ai costumi, il borgo San Giovanni permetterà un vero e proprio giro del mondo… in solo due sere! “Abbiamo abbracciato la multirazzialità, la musica di tutto il mondo e il cibo globale” assicura Massimo Guidi, presidente del Comitato Esercenti dello storico borgo riminese. L’evento “Il Borgo San Giovanni sotto le Stelle – Cult World, sulle note del mondo”, sarà caratterizzato anche da incontri di respiro internazionale su temi molto discussi e attuali come Diritti, Migrazioni e Accoglienza. Partendo proprio dalla storia delle migrazioni per arrivare ai giorni nostri, in un Mediterraneo di speranze e tragedie, l’elegante Galleria Gorza, angolo incantato di Rimini, accompagnerà la festa con immagini e parole tutt’altro che festose. “Vogliamo unire momenti di piacevolezza e di divertimento ad altri di riflessione” spiega Arturo Pane, presidente di Zeinta di Borg e organizzatore dell’evento. Ad esempio, l’incontro “Profughi, Ecoprofughi, Migranti. La necessità dell’accoglienza per Rifondare l’Europa, preservare la democrazia, rilanciare l’economia dei territori”, a tema la prima serata con la presenza – tra gli altri – di Primo Silvestri, direttore del mensile TRE, e dell’economista Guido Viale. “L’Egitto e il Mediterraneo tra rivolte, estremismi e il difficile percorso della democrazia popolare” è il tema della seconda serata.
In un periodo di difficoltà, in cui sono prevalentemente le notizie negative a far parlare le televisioni, gli organizzatori auspicano che la festa possa portare allegria e fermento positivo. “Abbiamo grandissime aspettative perché Rimini è una città che può dare e far divertire tanto e la gente ha bisogno di queste serate paesane” afferma Guidi. Quella del borgo come scenario per una festa così importante per i temi trattati è senza dubbio una scelta azzeccata. Realtà per molti anni lasciata da parte, ma anche “luogo della riminesità vera” (come sostiene Jamil Sadegholvaad, assessore alle Attività Economiche del Comune di Rimini), il borgo vuole dimostrare che come spesso accade per i migranti, non è valorizzato come meriterebbe, nonostante la sua importanza sociale, conviviale e culturale.
Chiara Giolitto