Sarà il Capo dello Stato Sergio Mattarella ad aprire la kermesse riminese in dialogo con Emilia Guarnieri, presidente della Fondazione Meeting, e con Giorgio Vittadini, presidente della Fondazione per la Sussidiarietà.
Persecuzioni, migrazioni, integrazione, ecumenismo: sono solo alcune delle parole chiave degli incontri che si svolgeranno da venerdì 19 a giovedì 25 agosto a Rimini. Tema scelto per questa XXXVII edizione è “Tu sei un bene per me”.
Attraverso mostre, spettacoli, tavole rotonde, testimonianze, il Meeting 2016, aggiunge Emilia Guarnieri, “racconterà storie di integrazione e di perdono e metterà a tema le grandi emergenze dell’oggi come le migrazioni, le persecuzioni, l’integrazione. Verranno ripercorse grandi esperienze di ecumenismo”.
A fare da sfondo a tutto sarà il tema della Misericordia e del perdono. “Misericordia: è la legge fondamentale che abita nel cuore di ogni persona quando guarda con occhi sinceri il fratello che incontra nel cammino della vita – sottolinea Guarnieri – misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo, perché apre il cuore alla speranza di essere amati per sempre nonostante il limite del nostro peccato<+testo_band>”. Altri argomenti trattati saranno le sfide della tecnologia e dell’innovazione, del lavoro e dell’economia e racconterà anche “spaccati di storia passata”.
“La storia del XX secolo, con le guerre mondiali, ricorda a noi tutti il tentativo di differenti e contrapposte ideologie di eliminarsi a vicenda, di eliminare l’altro: la memoria ci riporta ad atroci sofferenze e milioni di morti, ma anche che ad un certo punto fu possibile percepire l’altro – fino a qualche giorno prima il nemico da combattere – nella sua diversità, come una risorsa, un bene: fu esattamente in quel momento storico che nacque l’Europa. Senza una esperienza di positività, in grado di abbracciare tutto e tutti, non è possibile infatti ripartire”.
Fra gli ospiti annunciati la ministra per le Riforme costituzionali e i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi (mercoledì 24 agosto); il giudice emerito della Corte Costituzionale Sabino Cassese; Francesco Paolo Casanova, presidente emerito della Corte; l’ex premier Giuliano Amato; l’ex presidente della Camera Luciano Violante; Agnese Moro, figlia di Aldo; il titolare della Farnesina Paolo Gentiloni; il ministro delle Politiche agricole Maurizio Martina; il ministro degli Interni Angelino Alfano (il 24 agosto con il collega tedesco Thomas de Maizière); la ministra alla Salute Beatrice Lorenzin; il governatore leghista della Lombardia Roberto Maroni; l’ex premier Romano Prodi; monsignor Silvano Maria Tomasi del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace; il sindaco di Firenze Dario Nardella; la sindaca di Lampedusa Giusi Nicolini, il senatore del Pd Luigi Manconi; il direttore de La Civiltà Cattolica padre Antonio Spadaro; monsignor Matteo Maria Zuppi; monsignor Paolo Pezzi, arcivescovo di Mosca; Wael Farouq (docente di Lingua Araba alla Cattolica di Milano); il presidente del Cantone di Kobane in Siria Mustafa Abdi; Moncef Ben Moussa, direttore del Museo del Bardo a Tunisi; Gultan Kisanak, sindaco di Diyarbakir in Turchia; Ghulam Ghous Nikbeen, sindaco di Herat in Afghanistan; Aziz Hasanovic, Gran Muftì di Croazia; Abdessatar Ben Moussa, Premio Nobel per la Pace 2015, presidente Lega tunisina per la difesa dei diritti dell’uomo (LTDH), Marcilio Haddad Andrino, l’ingegnere miracolato del Brasile su intercessione di Madre Teresa.