Giocano a fare i separati in casa Rimini (e più in generale la costa adriatica) e l’Alta velocità. Prima si uniscono in matrimonio, poi si separano, poi ritornano insieme, ma indeboliti, con tanto di promesse (“Cambierò! Cambierò! Ti prometto che cambierò”), salvo essere poi disattese. Può riassumersi così la storia di questa unione lunga tre anni fatta di progetti a singhiozzi che non sembrano essere il frutto di una pianificazione chiara e a lungo termine. Nel 2013 la neonata Ntv annuncia di far approdare i suoi mezzi Italo in Riviera per l’estate. Avvio che viene posticipato all’inverno successivo, perché i marciapiedi sono 30 centimetri troppo bassi per le nuove carrozze. Lo stesso anno, e per la prima volta, Trenitalia, mossa dallo spirito di competizione, attiva su Rimini i suoi cavalli più ruggenti: i Frecciarossa. Brindisi e saluti di benvenuto accompagnano l’annuncio con tanto di promesse da parte del riminese Mauro Moretti, all’epoca ad del gruppo: “L’investimento sulla dorsale adriatica non sarà una toccata e fuga”. Tempo qualche mese e il cambio di passo si fa sentire su Riccione e Cattolica che si vedono annullate due corse ad alta velocità nonostante le migliaia di prenotazioni già effettuate. Arriva Expo e la Romagna viene schivata dai super-treni che si fermano a Reggio-Emilia e Bologna; per viaggiare da Rimini a Rho bisogna fare cambio sotto la Torre degli Asinelli. Intanto Italo nel dicembre del 2014 abbandona i treni annuali per la tratta Rimini-Pesaro-Ancona a causa – si giustificano – dell’eccessivo costo dei pedaggi e il bisogno di contenere le spese. Da allora la Riviera è servita solo da qualche coppia di treni Ntv nei weekend estivi. Una mancanza che si è fatta sentire molto in rete con tanto di gruppi Facebook dal titolo “Ridateci Italo” che hanno raggiunto i 7mila iscritti: numeri da grande community online, se si considera la dimensione locale del fatto.
E oggi…Alla fine l’SOS ha avuto l’epilogo che tutti auspicavano, anche se limitato al solo mese di agosto. Italo farà nuovamente tappa a Rimini dal 31 luglio: in tabellone, fino a otto collegamenti al giorno con Milano, dal venerdì al lunedì, passando per Bologna e Reggio Emilia.
È sempre di pochi giorni fa la comunicazione dei nuovi orari dei Frecciarossa su Rimini per la prossima stagione estiva, che entreranno in vigore il 12 giugno. Un’altra notizia positiva, se non fosse che lo schema costringerà a quasi un’ora di attesa coloro che dovranno raggiungere le frazioni e i centri collocati lungo la Riviera Romagnola. Una scomodità che è stata persino oggetto di un’interrogazione parlamentare da parte del deputato PD Tiziano Arlotti verso il Ministro dei Trasporti Graziano Delrio. “Quando ho incontrato l’amministratore di Rti all’indomani dell’avvio della tratta adriatica per l’alta velocità – spiega l’onorevole – mi è stato detto che nessuno si aspettava un riscontro così positivo. E allora perché non potenziarlo?” si domanda. Arlotti ricorda con orgoglio il completamento dell’operazione che a suo tempo portò Italo a Rimini. Peccato però che il servizio annuale si sia tramutato in un matrimonio lampo. E aggiunge: “I problemi con le coincidenze su Rimini si presentano anche a Bologna. Mi capita spesso di passare di lì per rientrare a casa con il treno delle 21.36 e quello successivo per Rimini è alle 21.40. Per cui o speri nel ritardo del treno dopo o aspetti il prossimo”.
Cosa si deve aspettare il turista milanese che vuole raggiungere la pensione prenotata a Torre Pedrera, Misano Adriatico o gli altri punti della costa?
I Frecciarossa partiranno quest’estate da Milano tutte le mattine alle ore 6 per arrivare a Rimini alle 8.12. A quel punto, chi necessita di spostarsi sulla rete regionale verso sud, da Miramare a Gabicce passando per Riccione e Cattolica, è obbligato ad attendere fino alle 8.52 per il collegamento successivo. Per chi vuole invece risalire la costa verso nord, da Viserba a Ravenna passando per Bellaria-Igea Marina, la prima coincidenza è alle 9. Per i passeggeri con le pinne sotto braccio, i tempi di attesa nello scalo all’ombra del grattacielo saranno quindi rispettivamente di 40 e 50 minuti. Una scomodità percepita non solo dagli utenti, ma anche da chi lavora allo scalo riminese, come ci rivela una fonte anonima dell’infrastruttura.
Riccione ha ottenuto qualche Frecciabianca in più per l’estate 2016, anche se ha ancora l’amaro in bocca per la precedente illusione di una connessione con i “fratelli” più veloci. Da giugno a settembre fermeranno tutti i giorni nella Perla 6 treni diretti a Milano, Torino e Venezia e 2 a Roma.
Mirco Paganelli