Home Attualita La tagliatella che fa la regione…

La tagliatella che fa la regione…

Stefano-Andrini

Storie golose. Stefano Andrini cibo e via Emilia

“Quando a metà degli anni ‘70 sognavo di diventare una rock star, come il mio vicino Vasco Rossi, se mi avessero detto che quando sarai diventato grande e con i capelli bianchi avrei scritto un libro di cucina, mi sarei fatto una lunga risata”. Così Stefano Andrini, scrittore originario di Forlì, riminese d’adozione, presentando il proprio libro I segreti della cucina dell’Emilia Romagna al Grand Hotel di Rimini. In stile romanzesco e sotto il segno della simpatia, lo scrittore racconta come vivono il momento del pasto gli emiliani e i romagnoli, un momento conviviale che oltre che necessità è un grande piacere. Il susseguirsi di racconti di cuochi, giornalisti, casalinghe e nonne romagnole, fa di questo libro un’opera corale di impatto e divertimento. Durante un lungo viaggio percorrendo tutta la via Emilia, Stefano Andrini ha raccolto numerosi racconti e testimonianze dalla voce viva delle persone, mediante il contatto umano. “I racconti di questo libro aggiunge Stefano Andrini non hanno il sapore fittizio, di plastica, che hanno le email o i messaggi sul cellulare, perché sono racconti molto personali fatti mediante il contatto umano”.

Andrini, può raccontarci degli aneddoti raccolti durante questo viaggio?
Il primo che mi viene in mente riguarda Pupi Avati. Mi ha concesso una lunga intervista e mi ha raccontato che quando era piccolo, la sua colazione era composta da crescentine fritte nello strutto. Quando ho incontrato Paolo Cevoli invece, mi sono trovato in una situazione surreale e di una “tristezza” che è stata pura ironia. Era inverno e faceva un gran freddo, seduti su una panchina arrugginita davanti ad un chioschetto chiuso di gelati. Con una grande disponibilità mi ha raccontato che all’età di cinque anni, sua nonna gli dava una fetta di pane imbevuta di vino rosso e spolverata di zucchero. Qualche asilo oggi darebbe ai bambini delle colazioni come queste due?

Come mai la scelta delle tagliatelle come immagine di copertina?
Perché la tagliatella unisce la regione. Basta pensare che se si va a Piacenza e si chiedono i passatelli, non sanno cosa siano. Stessa cosa se a Rimini si chiede un piatto di anolini. Ed è in questo senso che si parte con il concetto delle tagliatelle, piatto unificante di un’intera regione: tutti le conoscono e le apprezzano. Perché la tagliatella toglie il trattino che vi è tra Emilia e Romagna, unendo la regione allo stesso modo in cui viene unita e collegata dalla via Emilia. E poi, la tagliatella è proprio stretta e lunga come la via Emilia! Quale migliore analogia?
Sara Ceccarelli