Mi scusi buon uomo, lei che mi sembra del posto. Siccome mi si è impallato il navigatore, saprebbe dirmi come posso da qui, centro di Rimini, raggiungere la città di Riccione?
“Allora, la via più corta sarebbe l’asse mediano in corso di fluidificazione. Ma in questo momento c’è un po’ di traffico perché stanno facendo la rotatoria al posto del semaforo più ignorante che c’era e un po’ più in là c’è anche la talpa delle fogne. Come? No, le elezioni non c’entrano: le fogne si sono scordate di farle sessanta anni fa. Poi una volta passato il punto brutto si arriva a Riccione abbastanza lisci, che finalmente dopo 12 anni hanno finito lo sfondamento. Se no può passare dall’Adriatica, ci sono rimasti solo due semafori che intoppano. Ma se tutto va bene magari l’anno prossimo non ci sono più perché le autostrade hanno fatto la terza corsia e nel pacchetto c’era anche una sistemata alla Statale. Oppure può andare giù al lungomare, che in inverno comunque c’è poco traffico. Però se dal lungomare torna indietro, stia attento perché c’è il limite dei 30 che c’è una ciclabile comoda ma che da un verso sta sul marciapiede e dall’altro sulla carreggiata. Tutto in attesa del TRC, che dopo un quarto di secolo …”.
“Grazie, grazie, ho capito. È stato molto gentile”.
“Di niente. Ma è proprio sicuro che del TRC non vuole sapere?”.
“Oh, guardi. Pare che il navigatore si sia finalmente sbloccato. Arrivederci”.
Il Caffè Scorretto di Maurizio Ceccarini