C’è una zona pastorale riminese, la Flaminia, nella quale si tenta di far incarnare ai giovani uno spirito zonale, unitario e comunitario. La Colonnella, Cristo Re, San Giovanni Battista, Regina Pacis e Mater Misericordiae sono parrocchie che possono vantare educatori e giovani che collaborano e che progettano tutti insieme. Via il campanilismo, dunque. Si tratta di una testimonianza non da poco: la pastorale giovanile di questa zona è “straordinaria” proprio perché cerca di rendere speciale l’ordinario. Abbiamo chiacchierato di questo ed altro con don Raffaele Masi, che guida e accompagna i ragazzi.
Qual’è il vostro stile?
“Stiamo percorrendo un cammino di zona, che prevede eventi e momenti di comunione tra le varie parrocchie. La condivisione e l’arricchimento reciproco sono il tratto distintivo. Elenco alcuni esempi: la formazione degli educatori, il campo di settembre per i giovanissimi, le veglie natalizie e pasquali. Alla GMG andranno tanti giovani della zona e a tal proposito abbiamo organizzato due cene di autofinanziamento (il 30 gennaio a Cristo Re, mentre il 6 marzo a Regina Pacis) per sostenere le quote di partecipazione.
L’obiettivo della strada intrapresa è ben preciso: costruire relazioni, con la consapevolezza che si naviga tutti insieme nello stesso mare e verso la stessa meta. Ovviamente va mantenuto anche il senso di appartenenza alla propria parrocchia, nella quale si svolgono attività e tanto altro.”
Quali sono i gruppi parrocchiali?
“Va detto che l’AC, a livello giovanile, non c’è in nessuna parrocchia e questo è un fatto. Abbiamo tuttavia gli Scout. I ragazzi che vivono la parrocchia sono di tutte le età. Si va dalle elementari alle superiori, con rispettivi gruppi e iniziative. È bello che fra gli educatori della zona ci sia una costante collaborazione e un continuo dialogo. La parrocchia rappresenta per tutti una seconda casa, un luogo in cui stare insieme con semplicità e spontaneità. Non possiamo lamentarci, anche se va detto, con la crisi di fede dei nostri giorni, i giovani non sono poi così tanti. Si lavora per far sì che la proposta di fede sia sempre più allettante.”
Di quali luoghi disponete?
“Un vero e proprio centro giovani-oratorio di zona pastorale ci manca, anche se fa parte dei progetti futuri. Ogni realtà parrocchiale ha i suoi ambienti, che di volta in volta accolgono i giovani delle altre parrocchie.”
Tommaso Mazzuca