Descrizione
“Sono diventato ministro della Chiesa, secondo la missione affidatami da Dio verso di voi di portare a compimento la parola di Dio, il mistero nascosto da secoli e da generazioni, ma ora manifestato ai suoi santi. A loro Dio volle far conoscere la gloriosa ricchezza di questo mistero in mezzo alle genti: Cristo in voi, speranza della gloria. È lui infatti che noi annunciamo, ammonendo ogni uomo e istruendo ciascuno con ogni sapienza, per rendere ogni uomo perfetto in Cristo. Per questo mi affatico e lotto, con la forza che viene da lui e che agisce in me con potenza” (Col 1, 25-28).
Mi affido a san Paolo per dire l’impegno pastorale ed apostolico del Vescovo Francesco, che qui si manifesta nel commento ai Vangeli festivi dell’Anno B. Sono parole che esprimono bene, oltre all’alto senso, che noi, suo gregge, abbiamo della sua missione e della sua carità, anche l’oggetto di essa: l’annuncio di Cristo ed il desiderio di rendere ogni uomo “perfetto” in Lui. Nel brano paolino su citato, per due volte ricorre la parola “mistero”, il disegno divino di salvezza, attuato e presente in Cristo, di cui l’umanità intera, in ogni tempo, è partecipe.
Il nostro Vescovo si rivolge all’uomo di oggi, nelle circostanze, nelle scelte, nella problematicità della vita personale e collettiva, e guida il lettore non solo alla comprensione del testo evangelico, ma lo invita alla contemplazione della vita stessa, illuminata dal mistero dell’amore di Dio.
In una concreta ed infaticabile cura di pastore, che lo mantiene costantemente immerso nel nostro tempo e gli dona una visione sempre realistica dell’umanità, il Vescovo mostra di possedere lo sguardo “lungo”, che penetra dentro i modi di essere ed i comportamenti individuali e collettivi, uno sguardo nutrito di riflessione filosofica e studi antropologici, ma anche di autentica passione per l’uomo. È un’attenzione, la sua, che “scende dalla mente al cuore”. “Stupiti dal mistero”.
(Prefazione di Mirna Ambrogiani)
