Ancora una volta in Campo. Sabato 9 e domenica 10 si alza il sipario sul 36° Campo Lavoro missionario, la grande raccolta di materiali usati a sostegno delle povertà locali e dei progetti umanitari dei missionari riminesi nel mondo. Nei 6 centri di raccolta ormai è tutto pronto per accogliere le migliaia di volontari e visitatori che affolleranno i piazzali, facendosi largo a stento tra le montagne di rottami scaricati dai camion. Come ogni anno, la due giorni non servirà solo per raccogliere fondi ma costituirà anche un’occasione di incontro e confronto tra tante e diversissime realtà. Andiamo a vedere cosa bolle in pentola.
Quasi ovunque sono in programma laboratori educativi: a Rimini, sabato pomeriggio i bambini saranno impegnati nella costruzione di strumenti musicali utilizzando materiali riciclati. A Santarcangelo ci si potrà invece cimentare nella realizzazione di aquiloni, braccialetti in pelle e tanto altro; verrà inoltre costruito un altare in stile Campo Lavoro e così anche a Bellaria. Due gli appuntamenti a Riccione: un laboratorio di pittura e riuso per i più piccoli e l’incontro, per i più grandi, con John Mpaliza, giovane congolese che, tra canti e giochi, parlerà della sua terra e dei nostri stili di vita. John parteciperà poi anche all’ormai tradizionale serata d’animazione in programma sabato sera.
A Rimini ritroveremo i ragazzi di Ciclofficina, il progetto educativo promosso dall’associazione Zavatta e dalla cooperativa Mani Tese. Giovani in condizioni di svantaggio ma in grado di compiere miracoli nella riparazione di vecchie biciclette da rivendere al Campo. Sempre a Rimini, novità di quest’anno, la partecipazione della Croce Rossa, con una ventina di ragazzi profughi africani e bengalesi attualmente ospitati a Casa Solferino, la struttura di accoglienza della CRI riminese.
Passando a Santarcangelo da segnalare la rinnovata collaborazione con i Mutoid, la comunità di artisti inglesi, da tempo trasferitasi sulle sponde del Marecchia: gestiranno uno spazio dove trasformare i rottami raccolti in vere e proprie opere d’arte (tre loro lavori faranno bella mostra di sé anche all’ingresso del piazzale).
A Riccione vedremo invece all’opera, tra i tanti volontari, anche alcuni richiedenti asilo accolti dalla comunità Papa Giovanni XXIII nonché, sempre in collaborazione con la Papa Giovanni, alcuni giovani in detenzione alternativa al carcere, ospitati dalla Casa Madre del Perdono. Infine, quest’anno il Campo Lavoro scopre la radio: RiccioneWebRadio e ValmaRadio saranno presenti a Riccione e Villa Verucchio, per raccogliere impressioni e raccontare il week-end.
Elia Pasolini