Il Governo si è dimenticato del turismo, la Regione Emilia-Romagna no. Pronti 2 milioni di euro per la nuova campagna di promozione, ma Roma deve battere un colpo.
Il nodo da sciogliere è la data a partire dalla quale in Italia si possa ricominciare a muoversi per turismo. Capitanati dall’assessore Andrea Corsini, i colleghi regionali hanno bussato al Governo per chidere una data precisa. Il sindaco di Rimini, e presidente di Visit Romagna, Andrea Gnassi, non ha dubbi: “La Romagna sarà sinonimo di spiagge sicure e vacanze di qualità”. Gli albergatori, però, delusi dall’ultimo decreto governativo, stanno pensando di non pagare le tasse.
Da un segnale all’altro. Quello dell’assessore regionale è forte e deciso: con la campagna vacanze ‘made in ER’ “Vogliamo dire, dopo il lockdown, a tutti gli italiani che siamo pronti ad accoglierli al meglio e in sicurezza per la stagione estiva”.
Si riparte da televisione, web e radio con oltre 2 milioni di euro e una “manita” di volti noti: l’attore Stefano Accorsi (impegno triennale, per lui), il comico Paolo Cevoli e gli sportivi Alberto Tomba, Stefano Baldini e Davide Cassani. Saranno loro i testimonial, da Piacenza a Rimini, per far conoscere le migliori mete turistiche, rilanciare vacanze attrezzate e sicure e riaprire così le porte a viaggiatori e vacanzieri di tutt’Italia.
All’istrionico riccionese Paolo Cevoli spetterà illustrare le mille attrazioni della Romagna, dal mare alla montagna.
“Abbiamo deciso di investire 2 milioni di euro in campagne tv su reti nazionali, web e radio – è deciso l’assessore regionale al Turismo, Andrea Corsini – per dare un segnale importante di ripartenza del nostro turismo dopo il lungo e doloroso lockdown. L’Emilia-Romagna, la sua straordinaria industria turistica, insieme a tutti gli operatori dell’accoglienza, sono pronti a far decollare al meglio la stagione estiva. Lo diciamo attraverso volti noti e amati, emiliano-romagnoli doc. Ora più che mai c’è bisogno di autenticità, e i volti che abbiamo scelto la rappresentano al meglio”.
La Romagna di Cevoli
All’ironia di Paolo Cevoli il compito di raccontare sulle reti Mediaset, con uno spot da 20 secondi, la Romagna e i suoi tanti volti, dalle spiagge ampie e attrezzate per garantire sicurezza e tranquillità anche nel post Covid-19, ai borghi dell’entroterra fino all’Appennino tosco romagnolo, passando per la vacanza en plein air (campeggi) e il benessere termale.
Forte del successo dello scorso anno (con quasi 14 milioni di visualizzazioni) proseguirà nell’estate 2020 “Romagnoli Dop”, la fortunata web serie, con Cevoli che andrà a cercare e premiare, con un apposito “attestato di romagnolità”, tutti i personaggi italiani che nel loro quotidiano incarnano al meglio lo spirito e l’animo della Romagna e dei suoi abitanti. “Qui c’è tutto quello che serve per fare la vacanza: l’Emilia- Romagna è bella e sicura” spara il plot Cevoli.
Due milioni di euro sono un bel gruzzolo. Ma senza sapere come e quando il turismo ripartirà, e per quali turisti, non c’è il rischio che sia un investimento a fondo perduto?
Sono allo studio nuovi progetti web per raccontare l’Emilia-Romagna in collaborazione con le Destinazioni turistiche, il sistema turistico e i grandi brand regionali. E Corsini non esclude la possibilità che il turismo riparta in due tappe: “Prima gli emilianoromagnoli (che sono comunque il segmento fondamentale), poi tutti gli altri”.
Rimini, idee chiare
Chi ha le idee chiare, chiarissime è Andrea Gnassi, nella doppia veste di sindaco di Rimini e presidente Visit Romagna. “C’è una pandemia mondiale, e il turismo è il settore più colpito perché non esporta merci, ma importa persone. Costruito su relazioni, spostamenti e viaggi e colpito al cuore dal virus”.
Gnassi arrendente? Giammai. “La risposta del turismo al post Covid non può essere la distanza tra gli ombrelloni o andare in giro con il metro: è necessario un pensiero turistico per stare al mondo dopo il Coronavirus. E la Regione lo sta mettendo a punto”.
2 milioni di euro per dar voce al turismo “made in E-R” su social, radio e tv, “ma non c’è promozione senza prodotto: – avverte il sindaco di Rimini – noi abbiamo la qualità e la sicurezza che il dopo Covid richiede. Se c’è una qualità che ci viene riconosciuta è l’affidabilità: se lo diciamo e perché lo facciamo, prodotti che mettiamo in campo sono sicuri”.
Il protocollo per mettere in sicurezza il turismo è alle porte. È il frutto di un team fatto di operatori, virologi, autorità sanitarie, epidemiologi, esperti di turismo per dare questa offerta in sicurezza. “Parchi, spiagge e hotel: offriremo ‘la dolce vita in sicurezza’.
Per la vacanza estiva servirà più tempo: ad esempio per il mangiare, e più spazio, dalle spiagge aperte alle piazze e ai lungomari come luoghi di socialità dove sarà garantito il distanziamento sociale”.
Rimini e la Romagna partono anche favoriti: qui il turismo non si concentra solo in alcuni luoghi, ma è un mix di borghi, colline bici, musei, cultura e spiaggia. E qui Gnassi lancia l’idea: “Vivrà dalle 5 del mattino all’una di notte con servizi in sicurezza, dal pilates allo yoga fino all’aperitivo e alla cena”.
Ma come faranno i bagnini, ad esempio, a sanificare tutto tra l’una di notte e le cinque del mattino? Piacere Spiaggia Rimini 2020 non ha paura e presenta il progetto InSpioaggiaColSorriso: “La spiaggia di Rimini rimane la casa di chi la sceglie per le proprie vacanze: sicura, sanificata e affidabile per tutti: – assicura Primo Olivieri – distanziamento sociale, servizio delivery sotto l’ombrellone, fornitura di mascherine per operatori e ospiti, per un’estate all’insegna del soriso”.
Federalberghi e Assohotel rilanciano: tavoli distanti e buffet protetto, ascensori a uso singolo (escluse le famiglie) e adesivi sul pavimento che disegnano i percorsi per evitare gli assembramenti. Vacanza sì, senza paura anche, ma con responsabilità.