Il 2 febbraio ricorre, come ogni anno, la festa della Presentazione del Signore e in tutta la Chiesa si celebra la giornata della Vita Consacrata. Una “famiglia” che nella Diocesi di Rimini conta 344 religiose di vari ordini e istituti, 32 sacerdoti religiosi e un altro numero di religiosi tra frati Minori ofm (Convento di S. Croce di Villa Verucchio e convento delle Grazie a Covignano di Rimini), Minori conventuali (Bellariva), Minori Cappuccini (via della Fiera a Rimini, e a Santarcangelo), i Paolotti a Rimini, i Passionisti a Casale di San vito, i Missionari del Preziosissimo Sangue di via Santa Chiara a Rimini, e Salesiani in viale regina Elena, sempre a Rimini.
Una celebrazione di ringraziamento per tutti i consacrati della Diocesi in occasione di questa festa sarà presieduta dal Vescovo di Rimini Francesco Lambiasi in Basilica Cattedrale di Rimini. “Condivideremo questa celebrazione con i movimenti per la vita che questo anno hanno scelto di viverla con noi. – scrivono suor Pinuccia Fontana delle Sorelle dell’Immacolata di Miramare, e padre Ferdinando Taccone, passionista del convento di Pio Campidelli a Casale – L’appuntamento è alle ore 17.15 di sabato 2 febbraio 2019, partendo dalla Sala Ottagonale (nel cortile della curia) per proseguire in processione fino alla cattedrale”.
La festa della Vita consacrata ha un calendario con diversi appuntamenti e orari.
Giovedì 31 gennaio: Adorazione Eucaristica alle 16.30-17,30 chiesa di San Bernardino
Venerdì 1° febbraio: celebrazione penitenziale 16.45 Santuario Madonna della Misericordia
“Crediamo opportuno in questa occasione di invitare i Parroci a ricordare ai Fedeli l’importanza per tutta la Chiesa della vita Consacrata e della richiesta di nuove vocazioni di consacrati e consacrate anche per la nostra diocesi. – proseguono suor Pinuccia e padre Taccone – Si auspica che a livello di zone o unità pastorali si possa organizzare in quel giorno un momento di preghiera o di riflessione”.
Ci piace ricordare, in questo contesto ciò che ci ha ricordato Papa Francesco: “una chiesa locale senza la presenza della vita consacrata sarebbe una chiesa orfana, non completa”. (r.c.)