Rimini-Santarcangelo non è una “normale” partita di basket. Non può esserlo. Un derby della palla a spicchi lungo la via Emilia con due squadre in appena 12 km, non capita davvero tutti i giorni. I biancorossi hanno storia da vendere (la pallacanestro ha iniziato a rimbalzare nel 1947), i gialloblù sono una realtà più che emergente. Due squadre che si affrontano per la prima volta in serie B al Flaminio, il palasport di Rimini. I Granchi sono ritornati in piena corsa per i play off con un girone di ritorno assomigliante ad una cavalcate delle valchirie (imbattuti, 10 vittorie negli ultimi 11 incontri con Massimo Bernardi in panchina), gli Angels nonostante qualche balbettio nell’ultimo periodo (coinciso con la vendita del terminale offensivo Luca Bedetti) vivono comunque una grandissima stagione, con le carte in regola per proseguire oltre la regular season.
Ma c’è anche un altro elemento a rendere speciale la gara di domenica. Il 3 aprile sarà ospite dei Crabs e della città di Rimini Natasa Kovacevic, attuale giocatrice della Stella Rossa Belgrado.
22 anni da compiere il prossimo 20 maggio, Natasa è protagonista di una storia incredibile. Già nel giro della nazionale serba di pallacanestro, astro nascente del basket del suo Paese, nel corso della stagione disputata in Ungheria con la maglia del Gyor, è rimasta gravemente ferita in un tragico incidente stradale il 7 settembre 2013. In quel drammatico sinistro persero la vita Peter Tapodi (dirigente) e l’allenatore Fuzy Akos, mentre Natasa dovette subire un’amputazione alla gamba sinistra all’altezza del ginocchio.
La determinazione della ragazza è stata più forte dell’incidente. Con forza d’animo, coraggio e un cuore gigantesco, Natasa si è ripresa la propria carriera, abituandosi nella lunga riabilitazione a giocare con una protesi al posto della gamba e della caviglia. Mercoledì 11 novembre 2015 ha vinto la partita più importante della sua vita tornando in campo, in un match ufficiale tra atlete normodotate: con la casacca della “sua” Stella Rossa ha segnato infatti 5 punti in 15 minuti nel successo per 78-47 contro lo Student Nis.
“Natasa Kovacevic insegna a tutti noi che dobbiamo avere la forza di reagire a qualsiasi cosa negativa che ci possa capitare” commenta il presidente dei Crabs, Luciano Capicchioni. “Quella di Natasa è una di quelle storie straordinarie che il mondo dello sport è capace di offrirci – aggiunge l’assessore allo Sport del Comune di Rimini Gian Luca Brasini – . E’ l’esempio di quali doti la disciplina sportiva sa e deve forgiare: la determinazione, il coraggio, la costanza e soprattutto la volontà di non arrendersi mai anche davanti a quegli ostacoli che paiono insuperabili”.
Natasa sarà premiata durante l’intervallo del derby dal Comune di Rimini con una targa, e con un pallone autografato da tutta la squadra biancorossa, dal capitano Federico Tassinari, in rappresentanza del Basket Rimini. Per andare a canestro con la vita.
Tommaso Cevoli